Prevenzione delle minacce interne: gestione delle credenziali e del personale

Le minacce interne rappresentano un rischio significativo per la sicurezza informatica nelle strutture sanitarie. Queste minacce possono provenire sia da dipendenti o collaboratori che agiscono intenzionalmente, sia da personale che, per negligenza o mancanza di formazione, causa violazioni della sicurezza. La gestione delle credenziali e una corretta amministrazione del personale sono fondamentali per prevenire accessi non autorizzati ai dati sensibili e minimizzare i rischi associati a minacce interne.

1. Cos’è una Minaccia Interna?

Una minaccia interna è un rischio per la sicurezza che proviene dall’interno dell’organizzazione, causato da dipendenti, collaboratori, o fornitori con accesso privilegiato ai sistemi IT. Le minacce interne possono manifestarsi in diversi modi:

• Minacce intenzionali: Quando un individuo accede ai sistemi per rubare informazioni, sabotare dati o vendere accessi sensibili.
• Minacce non intenzionali: Quando dipendenti causano violazioni di sicurezza a causa di errori, negligenza, o cattiva gestione delle informazioni.

Nel contesto sanitario, le minacce interne possono compromettere la privacy dei dati dei pazienti, portare a violazioni normative e danneggiare la reputazione dell’ente.

2. Rischi Associati alle Minacce Interne

I rischi legati alle minacce interne possono avere impatti devastanti sulle strutture sanitarie. Alcuni dei principali rischi includono:

2.1. Furto o divulgazione di dati sensibili

I dipendenti con accesso a informazioni sanitarie sensibili (ad esempio, cartelle cliniche elettroniche o dati personali dei pazienti) potrebbero utilizzare o divulgare queste informazioni senza autorizzazione, mettendo a rischio la privacy e la conformità alle normative.

• Esempio: Un dipendente potrebbe copiare dati sensibili dei pazienti su un dispositivo esterno non autorizzato, rendendo questi dati vulnerabili a furti o vendite.

2.2. Uso improprio delle credenziali

Le credenziali di accesso possono essere utilizzate in modo improprio da dipendenti interni per accedere a informazioni o sistemi che non dovrebbero essere autorizzati a vedere o modificare.

• Esempio: Un impiegato amministrativo potrebbe accedere a cartelle cliniche di pazienti per i quali non ha autorizzazione, violando la privacy e le politiche aziendali.

2.3. Negligenza e errori umani

Anche i dipendenti che non intendono causare danni possono diventare una minaccia interna se non gestiscono correttamente le informazioni o le credenziali, ad esempio condividendo password o utilizzando dispositivi non sicuri per accedere ai sistemi aziendali.

• Esempio: Un medico potrebbe lasciare aperto il proprio account sul sistema delle cartelle cliniche elettroniche, permettendo a individui non autorizzati di accedere a informazioni sensibili.

3. Gestione delle Credenziali per Prevenire Minacce Interne

Una gestione efficace delle credenziali di accesso è fondamentale per ridurre il rischio di accessi non autorizzati ai sistemi sanitari. Un approccio ben strutturato alla gestione delle credenziali include misure di autenticazione sicura e limitazione dei privilegi di accesso.

3.1. Autenticazione a più fattori (MFA)

L’autenticazione a più fattori (MFA) è una misura di sicurezza che richiede agli utenti di autenticarsi utilizzando più di un fattore (ad esempio, una password e un codice inviato tramite un dispositivo mobile). L’implementazione dell’MFA riduce notevolmente il rischio di compromissione delle credenziali.

• Esempio: Prima di accedere al sistema delle cartelle cliniche elettroniche, i medici devono inserire sia la password che un codice univoco inviato al loro smartphone.

3.2. Gestione dei privilegi basata sui ruoli (RBAC)

Il controllo degli accessi basato sui ruoli (Role-Based Access Control, RBAC) consente di limitare l’accesso ai sistemi solo agli utenti che ne hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro. Gli utenti vengono assegnati a ruoli specifici, e ogni ruolo ha accesso solo alle informazioni o ai sistemi necessari.

• Esempio: Un’infermiera può accedere solo ai dati dei pazienti per i quali è responsabile, mentre un amministratore IT può accedere solo ai sistemi che gestisce, non alle cartelle cliniche.

3.3. Rotazione e gestione delle password

Le password devono essere gestite con cura, e il personale dovrebbe essere incoraggiato a cambiarle regolarmente. Inoltre, è importante utilizzare password complesse e uniche per ogni sistema. L’uso di password manager può aiutare a semplificare la gestione delle password.

• Esempio: Le politiche aziendali prevedono che tutti i dipendenti cambino la password ogni 90 giorni e utilizzino password complesse che includono numeri, lettere e caratteri speciali.

3.4. Monitoraggio degli accessi e log di audit

Il monitoraggio continuo degli accessi e l’uso di log di audit permettono di rilevare attività sospette o accessi non autorizzati. I log registrano tutte le operazioni degli utenti, permettendo al team di sicurezza di rilevare eventuali anomalie e indagare tempestivamente.

• Esempio: Un sistema di monitoraggio rileva che un dipendente sta tentando di accedere a un’area del sistema non autorizzata più volte, segnalando l’attività come sospetta.

4. Gestione del Personale per Ridurre le Minacce Interne

Oltre alla gestione delle credenziali, è importante adottare misure per gestire il personale in modo da ridurre il rischio di minacce interne, sia intenzionali che non intenzionali.

4.1. Screening e controllo pre-assunzione

Prima di assumere nuovo personale, è fondamentale eseguire uno screening approfondito dei candidati, in particolare per i ruoli che richiedono accesso a dati sensibili. Questo può includere controlli dei precedenti penali, verifiche delle referenze e valutazioni del rischio.

• Esempio: Un ospedale potrebbe condurre controlli dei precedenti penali per il personale con accesso alle cartelle cliniche elettroniche e ai dati finanziari.

4.2. Formazione continua sulla sicurezza informatica

Il personale deve ricevere formazione regolare su come gestire correttamente i dati sensibili, riconoscere le minacce informatiche e rispettare le politiche di sicurezza aziendali. La formazione deve coprire temi come la gestione delle password, il phishing, la protezione dei dispositivi e il riconoscimento delle minacce interne.

• Esempio: Un programma di formazione mensile offre al personale sanitario aggiornamenti sulle ultime minacce informatiche e simula scenari di phishing per valutare la prontezza del personale.

4.3. Gestione dei dipendenti che lasciano l’organizzazione

È essenziale avere una procedura chiara per la revoca degli accessi ai sistemi quando un dipendente lascia l’organizzazione o cambia ruolo. Il deprovisioning immediato delle credenziali e la restituzione di dispositivi aziendali riducono il rischio di accesso non autorizzato post-impiego.

• Esempio: Quando un medico lascia l’ospedale, il suo account viene disattivato immediatamente e tutte le credenziali vengono revocate. Eventuali dispositivi aziendali, come laptop o smartphone, vengono restituiti e resettati.

4.4. Politiche di segnalazione e whistleblowing

Le strutture sanitarie devono incoraggiare una cultura di segnalazione in cui i dipendenti si sentano sicuri di riferire attività sospette o violazioni delle politiche di sicurezza. La creazione di un canale sicuro e anonimo per il whistleblowing è un passo importante per rilevare comportamenti sospetti prima che possano causare danni.

• Esempio: Un’infermiera nota che un collega sta tentando di accedere ai dati dei pazienti senza autorizzazione e segnala l’attività tramite un canale sicuro di whistleblowing interno.

5. Strumenti Tecnologici per la Prevenzione delle Minacce Interne

Le strutture sanitarie possono adottare una serie di strumenti tecnologici per aiutare nella prevenzione delle minacce interne e nella gestione delle credenziali.

5.1. Sistemi di rilevamento delle minacce interne

I sistemi di rilevamento delle minacce interne (Insider Threat Detection Systems) utilizzano l’analisi comportamentale e l’intelligenza artificiale per monitorare e rilevare comportamenti anomali che potrebbero indicare una minaccia interna.

• Esempio: Un sistema di rilevamento rileva che un dipendente sta accedendo a un numero insolitamente elevato di cartelle cliniche durante le ore notturne e avvisa il team di sicurezza.

5.2. Gestione delle identità e degli accessi (IAM)

I sistemi di gestione delle identità e degli accessi (IAM) permettono di centralizzare e automatizzare la gestione delle credenziali, semplificando il provisioning e il deprovisioning degli accessi e applicando policy di sicurezza come l’autenticazione a più fattori e la gestione basata sui ruoli.

• Esempio: Un ospedale utilizza un sistema IAM per automatizzare la creazione degli account per i nuovi dipendenti, assegnando a ciascuno un ruolo specifico con accesso limitato in base alle loro mansioni.

5.3. Data Loss Prevention (DLP)

I sistemi di prevenzione della perdita dei dati (DLP) monitorano e controllano l’accesso e la trasmissione dei dati sensibili, impedendo che i dipendenti interni possano esportare o condividere informazioni critiche senza autorizzazione.

• Esempio: Un sistema DLP impedisce che i dati dei pazienti possano essere copiati su dispositivi USB non autorizzati o inviati tramite email esterne.

Conclusione

La prevenzione delle minacce interne richiede una combinazione di gestione sicura delle credenziali e controllo efficace del personale. L’implementazione di politiche di sicurezza rigorose, l’adozione di tecnologie di autenticazione avanzate come l’MFA, e la formazione continua del personale sono essenziali per mitigare il rischio di accessi non autorizzati e comportamenti negligenti. Monitoraggio costante, segmentazione dei privilegi e una gestione proattiva degli utenti e dei dati riducono notevolmente l’impatto delle minacce interne sulle strutture sanitarie.

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